| 1 | LION | p.t. 2-0 | A.S.D. S. GIACOMO | 0 | ||||||||
| G | AS | AM | ES | S | S | ES | AM | AS | G | |||
| Flaminio | 1 | Benetti | ||||||||||
| Minopoli | 2 | Borsetto | ||||||||||
| Bonetti | 3 | Zanatta F. | ||||||||||
| 26' st | Bortolotto | 4 | Toniolo | |||||||||
| 30' st | Noventa Al. | 5 | Cecchinato | |||||||||
| Cesaro | 6 | Bolzonella | 30' st | |||||||||
| 10' pt | Rossi | 7 | Barison Ale. | 40' st | ||||||||
| Boscato | 8 | Conti Borbone | ||||||||||
| Callegaro | 9 | Noventa (K) | 15' st | |||||||||
| Cesarotto | 10 | Fiorin | ||||||||||
| 25'st | Dinang | 11 | Rana | 20' st | ||||||||
| IN PANCHINA | ||||||||||||
| 12 | Pizzo | |||||||||||
| 26' st | Sattin | 13 | Ercole | |||||||||
| 14 | Friso | |||||||||||
| 15 | Vendramin | 15' st | ||||||||||
| 16 | Greggio | |||||||||||
| 25' st | Suman | 17 | Casotto | 30' st | ||||||||
| 18 | Tamburin | 40' st | ||||||||||
| ALL. | Barison Ant. | |||||||||||
| Arbitro: Bergamo di Padova | ||||||||||||
| RETI: Rossi (L) al 10' p.t. | ||||||||||||
| ASSIST: - | ||||||||||||
| WINE COLOURED ASSENTI: Zaramella e Buson infortunati; Ranzato non convocato; Rizzo squalificato | ||||||||||||
| AMMONITI: | ||||||||||||
| ESPULSI: Rana (SG) al 20' s.t.; Noventa Ale. (L) al 30' s.t. | ||||||||||||
| NOTE: giornata umida, a tratti soleggiata. Terreno leggermente pesante. Spettatori 150 circa. Recupero 2' e 4' | ||||||||||||
LION – Sette vittorie consecutive mettono le ali, come la Red Bull. Sette vittorie consecutive rendono una squadra spocchiosa agli occhi degli avversari. Sette vittorie consecutive fanno acquisire maggiore sicurezza nei propri mezzi. Sette vittorie consecutive aumentano esponenzialmente il rischio che la serie venga stoppata malamente. Succede proprio così. Esattamente domenica scorsa, al cospetto di un mediocre avversario, in un derby particolarmente sentito. E il S. Giacomo si ritrovò col culo per terra... Ed ora è ancora lì, ad annaspare nella polvere, in preda ad uno stato confusionale che agita nervosamente i pochi neuroni ancora vivi, gli occhi spalancanti ad esprimere stupore, come se l'abitudine a vincere escludesse automaticamente la sconfitta. Invece no, talvolta si perde. E, quando ciò avviene, niente è più come prima. La pelle trattiene a sé la fatica e il dolore, rilasciandoli lentamente ma costantemente in modo tale da permeare ogni centimetro del nostro corpo di sensazioni spiacevoli, flash improvvisi di una bruttissima partita nella quale il protagonista assoluto è stato il non gioco. Da parte di entrambe le squadre, intendiamoci; dal mio punto di vista, non vale la solita giustificazione che “questa è la terza categoria”. No, assolutamente. Si può giocare con onore anche avendo due incudini al posto dei piedi. Ieri, di onore, non se n'è sentito neppure l'odore. Sia ben chiaro: questa è una polemica generale, nessun riferimento a chicchessia. Sotto accusa è il non gioco, tutto qui. Però un sassolino della scarpa me lo voglio togliere. Bergamo. Mi sembra di aver capito così, all'appello. Non è il nome della città, bensì di un mezzo uomo che indossava la giacchetta nera e si faceva chiamare “arbitro”. È un mezzo uomo colui che al 94° circa, in pieno recupero, non assegna un chiaro rigore per fallo di mano entro l'area. Mi spiace, non ho altre parole per giustificare un comportamento simile. Non credo nella mala fede, credo piuttosto che una persona o li ha, o non li ha. Sto parlando dei coglioni. Se non li hai, sei un mezzo uomo. Così, il mio invito è di andare a fare qualcos'altro che sia il più possibile lontano da un campo di gioco. Lì in mezzo ci vogliono le palle.
IL MATCH – Sceso in campo con un inedito modulo tattico, il San Giacomo impiega una ventina di minuti per inquadrarsi in mezzo al campo. È troppo. Il Lion è già in vantaggio e si è arroccato nella propria area di rigore a difesa del vantaggio acquisito. Mancano una settantina di minuti alla fine del match, tutto è ancora possibile, ma si respira un'aria strana in campo, ed anche in panchina. Qualcosa non gira come dovrebbe. Nel primo parziale si contano due o tre ghiotte occasioni capitate a Rana e Cecchinato, ma tutto ciò avviene per mera improvvisazione, non già conseguenza di azioni costruite con una certa logica. Il che avalla l'ipotesi dell'aria strana di cui sopra. Durante l'intervallo mister Barison cerca di catechizzare i suoi e di spingerli verso il successo. Ma nel secondo tempo le cose peggiorano. Le punte sono ferme, i loro movimenti prevedibili e le loro conclusioni inesistenti. Il centrocampo fa quel che può, ma è troppo poco e si rende assai prevedibile; resta il fatto che, comunque, inventar qualcosa è piuttosto difficile visto che il Lion si difende in otto, poi in nove (finirà in dieci entro l'area di rigore). Ci si incaponisce per vie centrali, tralasciando le fasce che, magari, avrebbero potuto allargare le strette maglie difensive di Cesaro e compagni. All'improvviso, come un fulmine a ciel sereno, la mannaia del referee si abbatte sull'incolpevole Rana, reo a suo dire di una triplice bestemmia. La cosa è tragicamente (o tristemente, fate voi) comica: non ho mai sentito bestemmiare l'attaccante wine-coloured. Che, all'uscita dal campo, certo che ne spara di porchi! A ragion dovuta, stavolta. Qualche minuto dopo, viene ristabilita la parità numerica grazie all'espulsione per doppia ammonizione di A. Noventa, reo di un durissimo fallo da tergo su Vendramin. Fallo che ai più era sembrato da cartellino rosso diretto. Siamo comunque agli sgoccioli del match. Confusamente avanti, il S. Giacomo cerca di gettare il cuore oltre l'ostacolo provando a pervenire al pareggio in tutti i modi, ma nessuno è quello vincente... anche perché è molto difficile segnare senza tirare in porta. I giacomensi spingono generosamente fino al novantesimo, poi arriva il fischio finale che fa impazzire di gioia i biancoverdi locali, e masticare fiele agli ospiti granata.
E ORA? Beh, signori, direi che nulla è cambiato. Martedì e venerdì si effettueranno i consueti allenamenti e domenica prossima, al St. James', affronteremo il Montegrotto, che nell'ultima di campionato ha strapazzato il S. Lorenzo tra le mura amiche (5-1 il punteggio finale). Sarà un incontro difficile, in cui ambo le compagini proveranno a vincere; ma solo una vi riuscirà, o forse nessuna. Dipende. Si vedrà. Lapalissiano, vero? Colpa vostra, fate dei pensieri e delle vostre paure del cazzo e vi agitate per un nonnulla! Pensiamo a giocare e a vincere, altro non è concesso. Andare avanti senza mai fermarsi, è questo l'obiettivo.
Ottima disamina Gian...Ripeto io a quel tipo non ho detto assolutamente nulla e vedrai che di permalosi così(che ne ho già trovati nei miei anni di calcio giocato)minimo 2 giornate ti attaccano vedrai...E di questo mi spiace molto sopratutto saltare le partite che contano...Ieri ho visto si una squadra irriconoscibile caratterialmente e di conseguenza di gioco, ma imparare a perdere aiuta anche a vincere...sono sicuro che la squadra che abbiamo è mooooolto meglio di quella vista ieri e confido in voi e in una buona prestazione domenica prossima...dai che ci si rialza e in fretta(mettersi subito le cose alle spalle...)a domani ciao!!!
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