20 settembre 2010

1^ giornata: GIARRE-S. GIACOMO 4-2 (primo tempo: 3-0)



GIARRE 4



















zuin


















manzalini























bacchin





vettore


casotto





marcolongo g.
(22' st fabbris)


































campagnolo s.
campagnolo d.
fasolato






(18' st latini)




(40' st rinaldi)









lazzaro








maurelli













(25' st marcolongo m., 40' st albertin)




All. Bacelle
S. GIACOMO 2





















cecchinato


buson













(1' st ranzato)























rizzo


giantin



noventa
vendramin



(18' st tamburin) benetti




(30' st romanato)











zaramella


toniolo





(35' pt borsetto)














































barison ale.


friso














(1' st conti borbone)
Non entrati: Pizzo e Tagliaro. All.: Barison Ant.
Arbitro: boh!
RETI: 4' p.t. e 6' p.t. (su rigore) Campagnolo D., 15' p.t. Fasolato; 3' s.t. Fasolato su rigore, 10' s.t. e 34' s.t. Ranzato
ASSIST: Barison Ale (1-4) e Cecchinato (2-4)
WINE COLOURED ASSENTI: Zanatta F. e Fiorin squalificati; Ercole infortunato; Tono, Casotto, Bolzonella, Greggio e Rana non convocati
ESPULSO: Noventa (SG) al 20' s.t. per doppia ammonizione (proteste e simulazione)
AMMONITI: Rizzo e Giantin
NOTE: giornata moderatamente calda e soleggiata. Fondo del terreno: leggermente allentato. Spettatori una settantina circa. Recupero 4' e 5'+1'

GIARRE DI ABANO TERME – Inizio di campionato da elettroshock per i wine-coloured che escono sonoramente sconfitti dal terreno di gioco del Giarre, formazione che ha capitalizzato al meglio i marchiani errori della difesa ospite. Quel che si è visto da fuori ha dell'incredibile. Al primo affondo (siamo al 4°), è subito vantaggio per la compagine neroverde che sfrutta una dormita generale della difesa. Neppure il tempo di esultare, ed arriva il raddopio. Siamo al 6°. Dal limite dell'area Giantin commette un fallo sull'avanti avversario. Inesorabile, la giacchetta nera indica il dischetto. Il 2-0, invece di svegliare i nostri eroi, sembra peggiorare le cose tant'è che Benetti è costretto a compiere un autentico miracolo per evitare la terza capitolazione. Ma il gol è nell'aria, anche perché là davanti il S. Giacomo non riesce ad imbastire nessuna azione degna di questo nome, costringendo il reparto arretrato a superstraordinari in un momento in cui desidererebbe scomparire dal rettangolo verde. Così arriva, al 15', il 3-0; anche in questa circostanza gli uomini di Ant. Barison devono recitare il mea culpa. Da un calcio d'angolo, la palla perviene a Fasolato che, tutto libero in mezzo all'area, tira in porta. La sua è una zampata sporca e lenta, il pallone rimbalza più volte sul terreno, attraversa una selva di gambe e s'infila alla sinistra di un attonito Benetti. Il match è virtualmente chiuso. Gli ospiti provano a reagire, ma il triplo colpo subìto è roba da sospensione immediata dell'incontro; replicare appare impresa ardua. I granata riescono comunque ad imbastire qualcosa di buono, guidati dalla forza della disperazione più che da concrete trame di gioco (inesistenti per tutti i primi 45'). Noventa sbaglia un goal fatto, poi si segnala qualche traversone che taglia tutta l'area di rigore e si spegne desolatamente in fallo laterale. Tutti qui, il S. Giacomo. Nella ripresa entrano sin dal 1' di gioco Ranzato e Conti Borbone (pochi minuti prima della fine del primo parziale Borsetto aveva sostituito Zaramella fermato da un infortunio al ginocchio). La difesa passa a tre, ma è ancora un calcio di rigore a decretare la quarta segnatura locale (3'). Il match è definitivamente chiuso. Rizzo e compagni non ci stanno, provano a riordinare le idee ed a spingersi in avanti per dimostrare di essere una squadra e non un'accozzaglia di giocatori, augurandosi che tutto ciò possa sfociare in qualche conclusione degna di questo nome. Complice l'arretramento del baricentro dei neroverdi, il S. Giacomo si rende minaccioso in più di una circostanza e realizza due reti, entrambe di testa, con Ranzato. A dire il vero, poco dopo, Ranzato gonfia il sacco per la terza volta (ancora di testa), ma l'arbitro annulla per fuorigioco. La girandola di sostituzioni spegne gradualmente la verve agonistica dell'incontro portando i 22 atleti sotto la doccia con stati d'animo (manco a dirlo) opposti. Ultima segnalazione: l'espulsione -al 20' s.t.- di Noventa per doppia ammonizione. Più che sufficiente l'arbitraggio.

Nessun commento:

Posta un commento

Non è importante come mi chiamo, è importante quel che ti dico: